Studio del Settore
L’ISTAT, ogni anno, pubblica l’analisi dell’andamento sugli Incidenti Stradali in Italia:
Anno 2015
I costi che direttamente o indirettamente derivano dall’incidente stradale possono essere distinti in quattro categorie:
Pur essendo la Normativa Italiana molto migliorata negli ultimi 20 anni, con l’introduzione di alcune misure efficaci (per esempio la maggiore severità verso la guida in stato di ebbrezza, l’obbligo dei fari diurni, il limite di 130 km/h in autostrada, la patente a punti e molte altre) nel nostro Paese resta ancora molto da fare, soprattutto sul fronte culturale.
La sfida più grande è infatti il comportamento dei singoli (si stima che circa il 50% dei conducenti italiani tenga un comportamento a rischio) e nel desiderio generalizzato di impunità verso comportamenti non percepiti – in modo errato – come particolarmente gravi.
Ecco perché, secondo noi di Driving Revolution, il problema della Sicurezza Stradale, non può essere solamente imputato al singolo individuo, ma allo sforzo comune di cambiare “il Sistema” nella sua interezza.Questa parte, particolarmente significativa e interessante, verrà esplicata più in dettaglio durante i Corsi, nella sezione iniziale della Presentazione.
Gli ultimi dati INAIL (anno 2013) mostrano un dato che trova conferma anno dopo anno, e cioè che la prima causa di morte sul lavoro è data dagli incidenti stradali, siano essi avvenuti durante il lavoro stesso o in itinere (cioè durante gli spostamenti fatti per andare da casa al lavoro e viceversa). I grafici seguenti evidenziano senza possibilità di fraintendimento quanto detto. Il fatto che la maggior parte degli infortuni mortali sul lavoro siano derivanti da incidenti stradali è una informazione forse poco nota, nonostante l’importanza che evidentemente possiede. In questo contesto, l’attenzione che i datori di lavoro ed i responsabili aziendali della sicurezza dei lavoratori devono rivolgere alla questione degli spostamenti su strada dei propri dipendenti deve necessariamente aumentare e portarsi a livelli di eccellenza, superando quanto previsto dalla normativa sul lavoro.